Sapere di mare
Odissea spazio verde temporale.
Frequenti ticchetii della mia macchina del sangue.
M'illumino stamattina,
sulla bocca del mare.
Seduto sulla collina,
con le mani in mano
e gli occhi in vetrina.
Buddha per sbaglio,
ceci, burro e aglio.
"Ehi mare! Profumi di sale e zucchero stamane."
di cose appena sfornate e cristalli di quarzo
piede dopo piede accanto all'acqua,
ormai nuova senza umani che lascino traccia.
provavo a poetare ma volevo nuotare
ma non fra le onde,
sul Sole alveare.
gettone d'oro lavico
mistico fuoco levita
s'alza imperioso e strascica
un mantello di raggi bagnati
nella sua tana del domani.
Mi laceri l'iride
mi sbottoni l'astice.
Passeggio dunque sul mastice.
è ora dell'ora,
negare i sussulti.
La natura nasce
dove finisce l'avidità,
tra il sorriso di un sasso
e le fusa di un cincillà.
Frequenti ticchetii della mia macchina del sangue.
M'illumino stamattina,
sulla bocca del mare.
Seduto sulla collina,
con le mani in mano
e gli occhi in vetrina.
Buddha per sbaglio,
ceci, burro e aglio.
"Ehi mare! Profumi di sale e zucchero stamane."
di cose appena sfornate e cristalli di quarzo
piede dopo piede accanto all'acqua,
ormai nuova senza umani che lascino traccia.
provavo a poetare ma volevo nuotare
ma non fra le onde,
sul Sole alveare.
gettone d'oro lavico
mistico fuoco levita
s'alza imperioso e strascica
un mantello di raggi bagnati
nella sua tana del domani.
Mi laceri l'iride
mi sbottoni l'astice.
Passeggio dunque sul mastice.
è ora dell'ora,
negare i sussulti.
La natura nasce
dove finisce l'avidità,
tra il sorriso di un sasso
e le fusa di un cincillà.
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