Incubo lungo

Ti presenti come energumeno ,

impugni una motosega ,

vuoi farmi a pezzi si capisce ,

ma io scappo. 

Salto dal balcone su ponti di vento ,

scappo nel labirinto della mia casa-cervello ,

in camere buie e cessi pubblici di cartone ,

tu non passi dalle porte ,

seghi i muri per precauzione.

e io scappo dalle porte ,

come quelle donnine costruite ,

adrenalina , sudore , ferite.

Ora il rumore del motore s'è placato ,

sei una bionda posseduta da un demone malato.

e io sempre pronto a buttarmi dal balcone 

e atterrare su ginocchia di polistirolo espanso.

danzo l'orrore , ti scanso.

Finalmente ti presenti sotto forma surreale,

un drago-sanguisuga che sa parlare.

Sguardo da maiale.

Pelle verde e sembianze di verme fantascientifico.

Minitentacoli sul tuo ventre viscido ,

mi ricordi il Volverme di Boscofondo.

Io alla fine mi salvo.

Ma muoiono le madri.

Muoiono tutti nei miei sogni ultimamente.

Ecatombe di sogno.

Strage affettiva.

Peste mentale.

A bordo di un automobile ,

in mezzo a una strada buia ,

ci cade un lampo dinanzi.

Ansia in forma di impotenza meccanica.

Macchina viva e cattiva.

Spegne i fari e ci avvisa.

La morte ti sveglia col cuore che grida.