La ballata del morto di fame

Vince il lampione sul libro di carta.

Prende fuoco e sale in aria piangendo lacrime di Sparta.

Il lebbroso affamato segue il randagio perduto,
approfitta del suo fiuto e si nutre del suo vomito,
così è cresciuto.

La barba lunga e gli occhi che escono dal soffitto,
un occhio pesto e  la merda spalmata sulla cravatta,
ha imparato a camminare storto, questo è il suo dritto.



La bottiglia di vino rubata in chiesa,
la giacca sottratta alla discarica,
le sue urla di rabbia e follia scagliate contro i passanti,
mentre si svuota addosso una tanica.


è una figura necessaria presente dalla genesi
nei romanzi e nei miti epici,
lo scemo del villaggio
parla per codici,

in trance rigetta profezie
sotto l'influsso degli alcolici.

è il profeta della fine,
il suo delirio parla di Sirio e della notte predatrice,
della signora dei ratti e di una musa oscura ispiratrice.

lecca francobolli e se li incolla sui capelli,
per spedire fra le stelle i pidocchi suoi fratelli.

è il San Francesco della fogna,
dorme su un letto di scarafaggi e nonostante questo sogna.

Accarezza le larve di mosca piangendo dall'emozione,
ciò che per tutti è merda per lui è santa creazione.



Si trascina tra la nebbia di panchina in panchina,
muore di fame ma è l'unico che non sbava di fronte a una vetrina.



I suoi occhi neri intimidiscono la borghesia,
la sua esistenza è un'eresia,
insozza la via, 
l'elemosina che non chiede macchia gli animi di senso di colpa che non va più via.



è il troll della foresta urbana,
fuma i mozziconi tossendo sangue sulla neve,
il rosso che si spande non lo spaventa o confonde,
il catrame non nasconde, il freddo che lo scalda sulle sponde dell'Acheronte.



Tossisce e si accascia sorridendo sulla breccia,
tra le braccia un cucciolo di cane da caccia,
che lo lecca sulla faccia.







Ice Cream I scream




Commenti

  1. favolosa a parte il secondo verso di cui non capisco il senso se non per la rima forzata. ma forse c'è sotto qualcosa.
    marco

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  2. è tutto tranne che forzata te l'assicuro,
    mi son fatto trasportare dal potere visivo dell'immaginazione

    e ne è venuto fuori un ossimoro che mi è piaciuto particolarmente per la potenza del suo contrasto,

    lacrime (sofferenza, dolore, emotività,acqua)
    Sparta (forza, coraggio, freddezza, fuoco)

    non voglio dire di più, perchè non mi piace spiegare le mie poesie,

    preferisco l'analisi personale,introspettiva
    alla fredda analisi collettiva che trasforma mistero e colore in prosa scialba e risciacquata.

    :D comunque grazie marc!

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  3. non si capisce molto luca, o meglio avevo intuito sta cosa ma è l'unico punto in cui il cuore non seguiva la mente!

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  4. :)

    mi piace essere criptico come la notte.

    grazie ancora

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