I miei funerali
La mente non concepisce la morte.
L'ho letto da qualche parte,
forse Jodorowsky, Sartre o un libro d'arte.
Nei sogni,
si ricreano le condizioni, il dolore,
il terrore.
Ma il momento della verità,
è un salto nel vuoto.
La nostra essenza fugge
da quel guscio onirico fragile e umano,
e la osserva da fuori,
la Morte.
Niente paradisi,
niente oblio.
Funerali surreali.
Lapidi di cristallo.
Reincarnazioni senza carne.
Possessioni indebite di corpi di scorta.
Salti astrali a scoppio, incendiati dalla paura.
Vedo morire me stesso.
Poche domande.
Sono salvo.
Nell'ignoranza,
tempesto i miei incubi di morti vaganti,
che non saranno eroi nè santi,
ma almeno sono veri
e non mi leccano il culo,
prima di azzannarmi.
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