Sinestesia

Ho provato a colorare la luce di nero,
ma l'inchiostro risplendeva di un'ombra bianca,
e i suoi sorrisi mi carezzavano.

Eclissavo negli oggetti e nei concetti.

Le palpebre, mitragliatrici perfette e silenziate.

Fiotti di fumo grigio, si spandevano,
sotto il ratatan dei latrati umani.

Il viscido sciacquio delle pelli glabre,
il frusciare delle barbe contro i fulmini,
l'ispida poesia, di un contatto inesistente,
e le sue cause e conseguenze.

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