Hambre, hambre

Non ho la compostezza del maestrale,
ma le appendici esoteriche e tenui,
del vento lilla.

Adoro scorrazzare, senza briglie,
lungo il vastissimo pisciatoio,
con due ali attaccate alle palpebre,
e una tromba in testa.

Fluente e viscido,
feroce!

Pieno di vernice rossa.
Impregnato di trementina falsa e costruzioni sovraccariche.
Antiarchitetto costruzionista.

Fiale di fiume e sale,
di lago e pepe,
di mare e miele.

Duecento frustate al minuto,
al povero muto, sul margine del quaderno.






post-scriptum:
(libertà di sorridere e mangiare cedri senza rosee coincidenze apparenti)


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