Il peso di un quadrato (confessione suprematista)

Tra i nervi acerbi,
delle mie spalle,
addobbate a invidia,
scorgo piccole imperfezioni.

quadrati neri,
gocce neganti il caso.

e unendo due abbracci,
 negati,
un terzo decade,
un terzo esiste.

e l'unica prova,
è l'esistenza geometrica, e pura.

Il commento è superfluo,
i quattro spigoli combaciano,
aguzzi e pieni,
e nessuno lo negherà mai abbastanza.


Anche un quadrato può spezzarsi,
sotto al peso dei tuoi dubbi,
linee magre ed infinite,

che vorrei solo bruciare,
eppure un pò lusingano,
orribile.

Ho una forma,
l'ho guadagnata,
ma non sono matrice.

Ho una forma,
ma se inscatolata,
sgocciolo fuori,

nero,
sulle orme di Jackson.

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