Inventando il tempo e l'annichilimento

Grattiti e sfratti di tegole limbiche,
sfrigolii sfregolari, lampi e rimbombi da tempio.

Cambia-tempo,
sfera ed emisfero,
sinapsi atelier,
di critici punti d'Unione.

Settarismo milite ignoto,
viscide paura folle del vuoto,
crisi, affanno e volo.

Articolato,
il pensiero invertebrato,
brasa lo scanner, organico.

Frigge il grigio plumbeo,
sulla nube di Quasar,
vitreo nugolo di zanzare cristallo-mitiche,
il dio celto e l'eccelso incenso.

Dionisiaco, affranto,
mescalina ascensore cosmico.

Spiritocentrico,
primule di giada,
frecce di amianto.

Ardi prato,
di malattie veneree e silicone,
ardi frantoio di saliva e splendore.

Stormi, amici,
accerchiano il mio Ego,
rachitico e scarno,
in via di Morte.

Meteoriti e satelliti,
nello zaino, zero spirito pratico,
un'ora per riscrivere tutti i libri.

L'insegnamento è pallido.

Come la falce, ghigliottina.

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