Perdere kili d'esistenzialismo in un attimo di noia

E il peso dei rapporti umani t'inclina le vertebre,
le pretese del genere,
le visioni a fondo perduto,

adattamento,
mutare il proprio cosmo per l'adattamento,
adattamento che non è incastro,
adattamento che è paura del passo dopo passo.

E la voglia di stare insieme,
il bisogno di stare soli,
la necessità delle selezioni,
le abbuffate di cattive sensazioni.

Aspettative di vita, sogni a occhi sbarrati,
binocoli senza lenti per guardare contenti,
e rinchiudersi nei telescopi a lungo raggio,
che credi portino sulle stelle, ma non è vero,
è più simile al miraggio,
anche se è vero.

Gabbie decorate,
genitori che parlano,
genitori che impongono,
genitori che scappano,
genitori che o posseggono o ripudiano.

-

Però ogni tanto,
ho bisogno di una chitarra,
scordata, vecchia, senza corde e senza stile,
per strillare senza piangere,
e gioire dell'esistere,


alleggerire questo cranio sempre zeppo,
di filosofie perdute, amore morto, cristo risorto,
zeppo di denti digrignanti ed herpes pronto a uscire,
perchè ogni secondo che passo a strisciare,
il mio corpo mi obbedisce e inizia a deperire,

e io non lo accetto di morire per tristezza,
di fare la muffa nell'incertezza di una serenità che stai prendendo a testate,
mentre seppellisci l'estate in vista di un inverno,
che è solo un altro inverno,
è solo un altro inverno.

e le foglie cadono,
i rami si spezzano,
i cani puzzano,
e i baci ammazzano.

-


La leggerezza,
è un argomento importante ,
ma pesa troppo poco,
ed è tradotto sempre in soldi,

la leggerezza permette di volare,
non è sinonimo di frivolezza,
ma di libertà.

E quindi?
 e quindi adesso basta,
riprenditi il tuo Spirito,
che aspetta un pò avvilito,
tra lo scheletro e il corpo eterico,

e quindi ora è ora di camminare,
di tuffarsi nel fiume dell'ovunque e nessuna parte,
che ti sbatta contro gli scogli,
o ti trasporti su Marte,
che ti faccia annegare o ti faccia scoprire arcipelaghi,
mondi senza limiti,
sguardi senza tremiti.

e quindi ora quindi,
tipo che quindi ora è tipo,
quindi ora dico quindi,
ora, tipo e quindi.

Ho zanzare tra gli alluci,
pensieri reduci, di tortura autoinflitta,
di autocommiserazione,
depressione commerciale,
apatia da instabilità,
apatia da instabilità,
apatia da instabilità,


E ti sedi con le canne,
con le birre,
con le seghe,
ti sedi col dormire,
col correre o scoppiare,

e ti sedi con il sesso,
con la poesia,
con gli scarabocchi,

col vomitare giallo dentro al cesso piedistallo,
ti sedi come puoi,
non sai però se vuoi,
certo fa comodo è più facile,
spesso anche rincuorante,

godi pure un poco,
ad essere benzina senza fuoco,
e chiedi urlando un rogo,

ma la scintilla sei te,
hai tu il fiammifero,
l'accendino,
hai te il lanciafiamme,
la molotov nel cestino.

smettila di chiedere,
smettila di pregare un dio babbo natale,
che ti soddisfa o non esiste,
perchè sei bravo, hai fatto sempre i compiti,
e non sprechi il pane anche se non hai fame,
perchè proprio tu dovresti essere punito?
in questo mondo così grande che fa schifo,

e se non faccio proprio niente per cambiare,
cosa mai ci posso fare?
mi hanno insegnato ad essere ubbidiente,
a piangere che così ottengo qualcosa,
ma non troppo sennò ottengo un pò di violenza,

che di quella non ce n'è mai abbastanza,

vai nella tua stanza,
resta al buio.

vai nella tua stanza,
resta al buio.

vai nella tua stanza,
resta al buio,

e se hai paura dei mostri,
resta al buio,

anzi no,
accendi la luce,
e resta al buio.





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